Il giardino di una vitaLinee guida per una definizione pratica di giardinaggio consapevole di Sergio Dimartino
Il giardinaggio può essere vissuto come una pratica per la crescita personale dell’individuo e per la presa di coscienza delle molteplici relazioni che connettono un giardiniere al suo giardino e il suo giardino al mondo. Ecco alcuni suggerimenti per intrattenere una relazione consapevole e soddisfacente con il proprio giardino. |
In ordinary life, we are not aware of the unity of all things, but divide the world into separate objects and events. This division is useful and necessary to cope with our everyday environment, but it is not a fundamental feature of reality. It is an abstraction devised by our discriminating and categorising intellect. To believe that our abstract concepts of separate ‘things’ and ‘events’ are realities of nature is an illusion.
Fritjof Capra
When we want to understand something, we cannot just stand outside and observe it. We have to enter deeply into it and be one with it in order to really understand it. […]
There is an Indian story about a grain of salt that wanted to know just how salty the ocean was, so it jumped in and became one with the water of the ocean. In this way the grain of salt gained perfect understanding.
Tich Nhat Hanh |
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Viviamo in un tempo e in uno spazio in cui è per noi oltremodo facile accedere alle più svariate informazioni in merito ai nostri interessi e alle nostre passioni, tanto che quando le stiamo vivendo spesso sperimentiamo una strana delusione, come se l’esperienza fosse diventata quasi superflua, meno reale – se possibile, e meno eccitante del momento in cui la andavamo solo cercando.
Siamo sottoposti a un bombardamento continuo di stimoli, sollecitati in ogni momento da una miriade di messaggi contraddittori fra i quali fatichiamo a mantenere la rotta seguendo con costanza una meta precisa. La pratica di un’arte, allora, ci offre un’occasione per focalizzare la nostra attenzione sul qui e ora, lasciando andare dolcemente le nostre ansie per confrontarci, modestamente e onestamente, coi nostri bisogni più profondi e definire sempre più chiaramente ciò che vogliamo per noi assumendoci in prima persona la responsabilità di realizzarlo secondo le nostre capacità e in armonia con il contesto in cui ci troviamo ad operare.
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L’arte di dedicarsi a un giardino, secondo questa prospettiva, rappresenta una opportunità per uscire dal carosello delle sollecitazioni quotidiane ed entrare in una dimensione dove torniamo ad essere consapevoli che i nostri bisogni e i tempi e i mezzi per soddisfarli sono connessi con l’intera rete della vita (1).
In questo mio primo contributo per Amico Giardiniere desidero dare una breve descrizione di quel che intendo qui quando parlo di giardino e di alcuni accorgimenti che è possibile adottare per coltivare con esso una relazione stabile e soddisfacente.
Per giardino intendo in questo contesto un luogo strategicamente privilegiato in cui, attraverso l’interazione con il mondo organico fuori di me, entro in contatto con il mondo vivente in me e divento nuovamente consapevole della relazione che li unisce. |
Ne consegue dunque che qualsiasi luogo può essere da me definito un giardino fintanto che mi consente, attraverso di sé, di fare esperienza di questa unità fondamentale di cui partecipo insieme a ciò che mi sta intorno. L’esperienza di questa dimensione unitaria è tuttavia facilitata – e un giardino è più propriamente detto tale – quando instauro una relazione, quando inizio a frequentare un luogo e a prendermi cura di esso e della vita che in esso dimora. Da un luogo nasce allora un giardino. E attraverso il giardino germina, se il terreno fertile, un giardiniere.
Entrando in contatto, ascoltando, rispettando e rimanendo aperto/a alle istanze che la creazione del giardino gli/le sottoporrà via via che fra loro si istaura una relazione viene alla luce e si forma un giardiniere, insieme al suo giardino.
Come per tutti i rapporti, anche in questo con il proprio giardino, è bene conoscere e tenere in considerazione alcuni accorgimenti atti a istaurare e mantenere una relazione consapevole e di reciproco arricchimento (2).
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1. I tempi migliori sono quelli che verranno
Il giardino dei tuoi sogni si realizza giorno dopo giorno e sarà tanto più magico e speciale quanto più sarà cresciuto gradualmente insieme a te. Come spesso accade in qualsiasi relazione agli entusiastici approcci iniziali potranno subentrare i tempi delle difficoltà e degli insuccessi – il terreno in quel punto era di un impasto troppo compatto per l’Echinacea; quell’aiuola era esposta a troppe ore di insolazione diretta per il Geranium macrorrizhum – ed è proprio grazie a questi momenti di crisi che avrai modo di sperimentarti e misurarti con la tua passione, approfondendo le tue conoscenze e perfezionando la tua tecnica. Ricorda: il giardino è paziente con te ed è sempre pronto a migliorare.
2. Impara a gestire i momenti di difficoltà
Per prima cosa impara ad occuparti di un problema alla volta. Se devi ancora invasare quei bulbi; hai lasciato fuori terra i rizomi di Astilbe che intendevi dividere settimana scorsa; le rose hanno bisogno di essere potate e ti ero ripromesso di riparare la canna per irrigare… beh, fa’ un elenco delle cose da fare in funzione delle priorità e con calma inizia a fare la prima in lista. Secondo, trova il modo di ricordarti sempre perché ami stare in giardino. Anche quando sembra che c’è tutto da fare ricordati che sei nel giardino prima ancora di fare qualsiasi cosa.
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Note e Bibliografia
(1) Frijof Capra, The Web of Life: A New Scientific Understanding of Living Systems, 1996
(2) Andrew G. Marshall, Build a Life-long Love Affair, 2011
Immagini
1) Pre-Raphaelites in the Garden, di Sergio Dimartino, Sissinghurst, Kent – 2010
2) The Green Man, di Sergio Dimartino, Findhorn, Moray – 2009 |
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